
Hai mai parlato di cambiamento climatico in Irlanda, insieme a ragazze e ragazzi da tutta Europa?
No? Noi sì. E possiamo dirlo: è stato incredibile.
Tutto è stato possibile grazie al progetto Imagining a Climate-Just Future sostenuto dall’Unione Europea e di cui CREDA onlus fa parte. Sono tantissime le azioni in programma, tra cui anche il nostro Ground Up – Climate Justice Forum.
Atterrare a Dublino pieni di domande e di curiosità
Siamo partiti belli carichi, anche se con qualche dubbio:
“Ma com’è che ci si capisce con persone da mezza Europa quando si parla di clima, crisi ambientale e giustizia sociale?”
La risposta l’abbiamo trovata passo dopo passo, tra workshop, chiacchiere, momenti di confronto e qualche risata.
Appena atterrati, giretto libero per Dublino. Zaino in spalla e quella sensazione di essere turisti ma con una missione più grande.
La sera sono arrivati anche gli altri partecipanti: ragazzi e ragazze da diverse associazioni europee: quel mix di lingue, accenti e curiosità ci ha fatto capire subito che eravamo nel posto giusto.
Il giorno dopo via con attività di gruppo per conoscerci e rompere il ghiaccio. Giochi, dinamiche, confronti. In poche ore siamo passati da “Ciao, come ti chiami?” a riflettere insieme sulle regole del forum e sul perché eravamo lì.
Il calcio come strumento di cambiamento e un treno laboratorio

Il primo giorno di lavoro è stato dedicato ad una visita sorprendente: una squadra di calcio locale, il Bohemian FC Climate Justice Team, che lavora con la comunità per sensibilizzare sul cambiamento climatico.
Sì, anche lo sport può diventare uno strumento potente e promuovere la partecipazione e l’attivismo.
Il pomeriggio? Incredibile! Da Dublino a Cork a bordo del Future in motion, non un treno qualsiasi, ma un vero laboratorio viaggiante su rotaie. Abbiamo cominciato a ragionare su idee e visioni del futuro, discusso di climate change e condiviso esperienze da ogni angolo d’Europa. Diversità, problemi comuni, scambio, idee.
“Il Climate Justice Forum è stato un momento di grande immaginazione e costruzione collettiva, che mi fa tornare a Milano carica, speranzosa, ispirata! Mi porto a casa l’esperienza con il Bohemian FC Climate Justice team… molto più di un semplice club di calcio. Contribuire mi fa sentire di essere utile al Pianeta.“
– Sofia
Workshop creativi, proteste simboliche, idee in movimento
A Cork, siamo entrati nel vivo del progetto. Dopo un intervento di apertura del rettore dell’università di Cork sono iniziati i workshop. E che workshop! Creativi, artistici, interdisciplinari. Si parlava di clima, certo, ma anche di femminismo, economia, comunicazione, musica e integrazione tra scienza e arte. Era tutto collegato, con ogni laboratorio che offriva una prospettiva nuova per comprendere meglio l’emergenza climatica. Abbiamo anche partecipato a una protesta simbolica nel campus universitario, per dare visibilità all’azione climatica con un solo messaggio.
“Partecipo a questo genere di eventi per la prima volta e trovo un ambiente stupendo, pieno di speranza, senso di comunità e voglia di fare, tutto per il nostro miglior futuro.”
– Gloria

L’ultimo giorno di Forum
Divisi in tavoli, abbiamo lavorato sui grandi temi come famiglia, economia, storia, ecologia e identità e discusso su come si intrecciano con il cambiamento climatico. Si girava tra i gruppi, si parlava, si ascoltava. E ognuno aggiungeva qualcosa al puzzle. Nella seconda parte, è iniziata la parte elaborativa per proporre idee e soluzioni concrete per affrontare la crisi climatica. È stato un momento molto partecipato, pieno di creatività e voglia di fare.
Cosa ci portiamo a casa? Amicizie, idee, consapevolezza
Tantissimo. Nuovi amici, nuove idee, uno sguardo più ampio sul mondo, la consapevolezza che il cambiamento climatico si affronta con creatività, collaborazione, ascolto e un pizzico di leggerezza.
È stata un’esperienza unica, intensa e divertente. E no, non siamo tornati eroi della sostenibilità, ma sicuramente persone un po’ più consapevoli. E già questo è un bel passo in avanti.
Torno a casa con ciò di cui avevo bisogno, a fronte di una situazione piuttosto sconfortante: tanta speranza e la consapevolezza che per essere efficaci, bisogna partire dai bisogni dei territori.”
– Emma
E adesso… si passa all’azione!
Speriamo, con questo piccolo report, di essere riusciti a trasmettervi un po’ della positività e della carica con cui abbiamo salutato Dublino. Crediamo di avere bisogno, in questi giorni incerti più che mai, di ispirazione, speranza e, perché no, anche di qualche strumento pratico, per affrontare la crisi climatica senza farci travolgere.
A partire da settembre 2025 al CREDA organizzeremo workshop locali.
Se vi va di saperne di più e di prendere parte al nostro lavoro, scriveteci a info@creda.it
